The clay pavement of the cell is the copy of a portion of the paving in front of Real Palace in Turin; The bed and the chair are the cast of furniture of a private space. The memory of what we have lived, or dreamed, give back to us a collage of overlapping images therefore also the spaces are confused which created in the memory a third image, a third space. But this new space is subjected by time at incessant process of crumbling and oblivion.

La pavimentazione in argilla della cella è la copia di una porzione del selciato antistante il Palazzo Reale di Torino; il letto e la sedia sono invece il calco dell’arredo di uno spazio privato. La memoria di ciò che viviamo, o sogniamo, ci restituisce un collage di immagini  sovrapposte, cosicché anche i luoghi si confondono, creando nella memoria una terza immagine, un terzo luogo. Questo nuovo spazio subisce però, a opera del tempo, un processo incessante di sgretolamento e di oblio. La volontà di ricrearlo è il movente che sta alla base di questa installazione.